D'Annunzio e la giovane critica

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Centro Nazionale Studi Dannunziani

Atti del XIV Convegno, 10-11 maggio 1991

Presentazione di Edoardo Tiboni

Il convegno di cui presentiamo qui gli atti si può dire che apra un nuovo ciclo dei nostri studi dannunziani. Per tredici anni abbiamo affrontato singolarmente opere di D'Annunzio oppure discorsi di carattere generale, complessivo.
Nel cinquantenario della morte, nell'88, in un grande convegno, durato sei giorni, affrontammo quasi tutta l'opera dannunziana. L'anno scorso e quest'anno invece – credo sia la prima volta che ciò accade – abbiamo esaminata un po' tutta la storia critica che riguarda il nostro poeta.
Nel convegno del 1990 sono stati i maestri a realizzare il grande e complesso affresco; poi abbiamo pensato che forse era ora di far largo a generazioni più giovani per verificare se sulla critica dannunziana non ci fosse qualcosa di nuovo e di originale da dire. Credo che l'obiettivo sia stato conseguito, al punto che riteniamo anche per l'avvenire di coinvolgere – sempre più – giovani studiosi accanto ai critici più esperti ed affermati.
Il convegno è stato, e forse qualcuno l'avrà sottolineato pure con una punta critica, molto denso, ma abbiamo voluto affiancare alla discussione alcune manifestazioni collaterali che rendessero più piacevoli le due giornate e anche più interessanti credo, considerando che tra il pubblico c'erano molti giovani studenti. Non è male che in questi nostri convegni oltre che parlare di D'Annunzio, lo si faccia ascoltare, se ne proponga o riproponga qualche pagina mai letta o dimenticata.
Abbiamo poi colto l'occasione offerta dalla pubblicazione da parte di Casa Ricordi del volume delle romanze di Tosti su versi di D'Annunzio, per proporne un buon numero all'ascolto di un pubblico foltissimo e plaudente proprio qui a Francavilla, nei pressi del Convento michettiano che ospitò i due grandi abruzzesi.
C'è stata, nella cornice di questo convegno, anche una mostra dedicata ad un artista marchigiano, Augusto Salati, che dopo un ciclo di pitture dedicate a Leopardi si è rivolto a D'Annunzio e quindi abbiamo potuto sulle pareti del salone Sirena di Francavilla dove si è tenuta una giornata del Convegno, ammirare dieci grandi tele sulle quali il pittore ha voluto fissare con grande fantasia le impressioni delle sue "Letture dell'imaginifico".
Abbiamo già avuta l'occasione di dire quanto arduo sia proseguire nel nostro programma per la crescente difficoltà che incontriamo nel reperimento dei mezzi finanziari necessari. Vogliamo tuttavia augurarci che la nostra costanza possa comunque prevalere e la serie dei nostri convegni continuare.

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