Terre città e paesi nella vita e nell'arte di Gabriele d'Annunzio

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Centro Nazionale Studi Dannunziani

IV - "Dal "Fuoco" al "Libro segreto"

Atti del XXII-XXIII Convegno, Pescara, 5-6 dicembre 1997

Presentazione di Edoardo Tiboni

Siamo al 23° dei nostri Convegni, nazionali o internazionali a seconda della materia trattata, e al 4° appuntamento sul tema "Terre città e paesi nella vita e nell'arte di Gabriele d'Annunzio". Nel primo, nel dicembre dell'anno scorso a Pescara, ci interessammo dell'Abruzzo, del Lazio, dell'intera Italia meridionale. Ci sono poi stati nel maggio scorso gli appuntamenti di Firenze e di Pisa in collaborazione con quelle Università. Lì il discorso cadde particolarmente sulle tante pagine dell'opera dannunziana che riguardano la Toscana, seconda patria del poeta e le limitrofe regioni dell'Umbria e dell'Emilia Romagna. A Firenze si prese anche in considerazione il ruolo avuto dalla Francia nella vita e nella produzione artistica di D'Annunzio.
Il convegno che stiamo celebrando avrebbe dovuto interessare tutto il settentrione d'Italia e svolgersi a Venezia dove non abbiamo trovato purtroppo la collaborazione finanziaria che ci consentisse di fronteggiare spese non indifferenti. Così siamo tornati a casa, nella Pescara di Gabriele e nostra. Qui la tenacia ha dovuto sconfinare nell'ostinazione, per non compromettere il progetto. Siamo così riusciti a realizzarne un'altra parte cospicua del grande affresco dannunziano, riguardante Venezia e il Veneto, il Trentino, la Venezia Giulia, l'Istria e la Dalmazia; regioni che con i loro paesaggi, le vicende della vita di D'Annunzio, riempiono tante, e spesso tanto alte, pagine dell'opera del nostro poeta.
Concluderemo, così è almeno nei nostri voti, questo straordinario percorso nella vita e nell'opera dannunziana, nel prossimo 1998 prendendo in considerazione la Lombardia, il Piemonte, e la Liguria.
Ringrazio ancora gli studiosi che, con il loro contributo intellettuale e la loro grande disponibilità, hanno consentito e ci stanno consentendo questo grande viaggio letterario che gli Atti, in parte già usciti, documenteranno in tutta la sua bellezza, complessa e suggestiva.
Se mi è consentito, vorrei infine concludere rivolgendo un appello ai pubblici amministratori della città e della regione di D'Annunzio: da loro ci viene - quando viene - un sostegno così esile da impedirci ad esempio, è avvenuto quest'anno, di dare effettuazione al 5° Premio nazionale di saggistica dannunziana. Ecco, vorremmo che finalmente si cominciasse a riservare maggiore attenzione - così come ha fatto di recente il Governo italiano acquistando per oltre 4 miliardi di lire ventimila carte inedite dannunziane - al grande Poeta che rende illustre nel mondo letterario la nostra terra, favorendo l'impegno di chi ne approfondisce gli studi e ne diffonde la conoscenza dentro e fuori Italia.

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