D'Annunzio e il teatro in Italia fra Ottocento e Novecento

-

Centro Nazionale Studi Dannunziani

Atti del XXVI Convegno di Studio, 2829 maggio 1999, Chieti Francavilla al Mare

Presentazione di Edoardo Tiboni

Questo che ci accingiamo a celebrare in una sede, in luoghi che furono cari a D'Annunzio, è il 26° Convegno del nostro Centro Nazionale di Studi dannunziani che proprio quest'anno compie i 20 anni dalla sua fondazione.
La sua attività può essere riassunta in tre sole cifre: i convegni di studio internazionali che sono appunto 26, le pubblicazioni di altrettanti atti, e di altri 12 volumi riguardanti la vita e l'opera di D'Annunzio; infine la pubblicazione puntuale, della Rassegna semestrale dannunziana di cui è in preparazione il suo 36° numero.
Tutto questo realizzato con una spesa davvero modesta se confrontata con quelle assorbite da iniziative assunte altrove, ma anche in Abruzzo, spesso inadeguate allo scopo annunciato.
Da sei anni abbiamo promosso un Premio internazionale di letteratura riservato alla saggistica dannunziana che quest'anno vede vincitori Sara Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla per il bel volume "La figlia di Iorio tra lingua e dialetto" e Antonio Zollino per l'ottimo suo lavoro "Il Vate e l'ingegnere" sul rapporto Gadda - D'Annunzio.
Il Premio sarà consegnato domani pomeriggio a conclusione della tavola rotonda.
Non ci sarà, a consegnarlo, Giorgio Bárberi Squarotti perché tuttora convalescente. A lui il nostro affettuoso saluto e un arrivederci presto.
Non ci sarà e la sua purtroppo è un'assenza definitiva il prof. Francesco Iengo scomparso un mese fa e che rimpiangiamo per le sue grandi doti intellettuali e umane.
Lo commemoreremo oggi nel pomeriggio nella sua Chieti dove sarà possibile ascoltare la relazione che aveva preparato per questo convegno prima che la morte ce lo togliesse.
Dicevo dianzi che questo è luogo legato alla memoria di D'Annunzio e dei suoi sodali nell'ormai mitico cenacolo michettiano. Ebbene noi vogliamo recuperare la memoria di quel favoloso ventennio della fine del secolo scorso per farne stimolo di nuove proposte culturali in collaborazione con la Fondazione Michetti e l'Istituto nazionale Tostiano di Ortona e con il patrocinio e il sostegno già in atto del Comune di Francavilla che ringrazio nuovamente nelle persone del Sindaco Roberto Angelucci e dell'Assessore alla Cultura Alfredo De Felice.

Ultimo aggiornamento: