Femmine e Muse Dannunziane. Giselda Zucconi

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Centro Nazionale Studi Dannunziani

Il 15 aprile 1881, Gabriele d'Annunzio - ospite a Firenze di Mario Foresi per le vacanze pasquali - incontrò Giselda Zucconi, ribattezzata presto Elda, figlia di un suo insegnante al Cicognini di Prato. Innamoramento a prima vista per lui, che si dichiarò il 29 aprile, e per lei, che rispose concorde il 1° maggio.  Il rapporto durò fino al marzo 1883. Per il poeta fu la "strana bimba da li occhioni erranti, misteriosi e fondi come il mare".

Il carteggio fra i due, quasi tutto di parte dannunziana, è affidato ad oltre 500 lettere, una o più al giorno all'inizio e via via sempre più rade. Prima di essere il veicolo di comunicazione con la destinataria, sembrano abbozzi di opere in gestazione; cosicché chi guardi sia a esse e alle pagine in prosa e in versi di quel periodo, ma soprattutto a Canto novo, dedicato alla fanciulla che viene invocata e raffigurata sotto il nome di Lalla, e Intermezzo di rime, ha seria difficoltà a distinguere quanto la materia di vita investe la poesia e quanto la materia organizzata in poesia si ripercuote sulla vita. E' una prima e già chiara dimostrazione di come per d'Annunzio esperimento sulla pelle ed esperimento sulla carta tendessero a essere una cosa sola.

L'epistolario con Giselda sarà pubblicato solo nel 1985 dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani di Pescara a cura di Ivanos Ciani.